giovedì 12 giugno 2014

Altro luogo comune sfatato: le magliette del Napoli? Taroccate a Bergamo

Dal Corriere di Bergamo:

Se l’accusa si rivelasse fondata saremmo di fronte a un mondo capovolto: imprenditori bergamaschi che producono magliette taroccate del Napoli, con il presidente partenopeo Aurelio De Laurentis che avrebbe di che lamentarsi, per il danno recato al suo merchandising, e potrebbe farsi forte del vecchio detto: «Ca nisciun è fess...». Ma l’inchiesta deve ancora fare passi in avanti e la difesa ha i suoi argomenti. I fatti: circa un mese fa la Guardia di Finanza di Padova entra in un negozio di articoli sportivi, nella città veneta. Secondo le Fiamme Gialle il titolare sta spacciando, e vendendo come originali, magliette in realtà contraffatte delle squadre di calcio, «con logo e simbolo dello sponsor ufficiale», sostengono i finanzieri.
Sequestrano un centinaio di capi, i militari, ma naturalmente vogliono risalire la filiera. E nello stesso negozio trovano una fattura del magazzino che ha rifornito il titolare del punto vendita: è intestata alla «Locadri srl», di Carlo e Adriano Locatelli, con sede legale a San Paolo D’Argon e operativa in via Molinaretti a Castelli Calepio, dove c’è anche la rivendita denominata «L.C. Sport». Passano una ventina di giorni per gli accertamenti, poi la Guardia di Finanza prepara la sua operazione. E il blitz scatta all’alba di martedì: le Fiamme Gialle entrano nel magazzino, che viene perquisito in lungo e in largo, in ogni angolo. Cercano, prima di tutto, magliette simili a quelle che erano state sequestrate a Padova, casacche del Napoli. Ma non le trovano. L’operazione prosegue, con il sequestro di 2.336 magliette che fanno riferimento a varie nazionali, in particolare italiana e tedesca, ma ci sono anche prodotti del Real Madrid e del Manchester United.
Non ci sono maglie della squadra partenopea, che erano l’obiettivo del decreto di perquisizione e sequestro richiesto dalla Finanza e firmato dal sostituto procuratore Giancarlo Mancusi. Ma secondo gli inquirenti resta un punto fermo: le divise del Napoli, taroccate, erano in vendita a Padova (continua a leggere l'articolo completo)

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