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venerdì 18 novembre 2016

'Terùn, il gelato si chiede al bancone!': salentino insultato per un gelato



La vicenda, che lascia davvero basiti, è raccontata dalla testata online LECCENEWS24:

Anziché chiedere il gelato al bancone del bar, un 47enne di Trepuzzi ha aperto prima il frigo - 'servendosi da solo', come spesso bonariamente accade nei bar salentini - per poi andare a pagare alla casa. 

A quel punto il rimprovero da parte del proprietario del bar: 

 “Terùn”, gli avrebbe urlato contro il titolare. La vittima della parola – che alcuni, con ogni probabilità, non comprendono quanto possa far male alla gente del Sud – ha comunque cercato di chiarire il malinteso, spiegando che è stata l’abitudine ad averlo portato ad agire. Senza malizia, ma in maniera del tutto naturale. E dunque, ecco comparire quel termine che definire denigrante sarebbe poco. Le anime concitate dei due, alla fine, sono state calmate dagli altri clienti.

Negro,  frocio, terrone e l'insostenibile leggerezza delle etichette "appiccicate" lì da chi non prende mai posizione nei confronti di un sostantivo che denota disprezzo verso colui o colei che lo riceve; tanto è vero che anche alcuni tribunali italiani lo hanno depurato di quel senso di bonario sfottò  (status di cui per anni ha goduto l'insulto), conferendo il carattere diffamatorio che lo sostanzia.

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